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LA GIUSTIZIA RIPARATIVA E IL NUOVO PROCESSO PENALE AGGIORNATO ALLA RIFORMA CARTABIA

Webinar di 7 ore in modalità e-learning
CORSO ACCREDITATO AL CNF - 4 CFP

Corso "on-line" in modalità POD (Play-On-Demand)

PRIMO MODULO (1 ora)

Le origini della giustizia riparativa

Docente: Avv. Marianna Del Ponte

In questo modulo verranno analizzate le prime teorie, originate dalla crisi del sistema penale, che ricercavano una soluzione alternativa alla pena carceraria. In ambito comunitario è la direttiva 2012/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio che fornisce una definizione di giustizia riparativa come: "qualsiasi procedimento che permette alla vittima e all'autore del reato di partecipare attivamente, se vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni risultanti dal reato con l'aiuto di un terzo imparziale. In attuazione della Direttiva 29/2012, l'Italia ha adottato il decreto legislativo 112/2015 che, pur integrando con specifiche, mirate, disposizioni, il quadro di tutele che già il nostro ordinamento processuale penale assicurava alle vittime del reato in tema di tema di informazione e partecipazione al processo non ha, tuttavia, dettato specifiche disposizioni in materia di giustizia riparativa.

SECONDO MODULO (1 ora)

Definizione e contesto normativo, interno ed europeo

Docente Avv. Maria Chiara Gentile

Il modulo analizzerà la Direttiva 2012/29/Ue che stabilisce norme minime «in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Quanto ai programmi di giustizia riparativa, basati sull’incontro, guidato da un mediatore, tra autore e vittima volto al superamento del conflitto e al raggiungimento di un accordo di riparazione, la Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa concernente la “Posizione delle vittime nell'ambito del diritto penale e della procedura penale” raccomanda agli Stati di prevedere a livello legislativo ed operativo una serie di misure a tutela delle vittime, in tutte le fasi del procedimento e in particolare raccomanda di prendere atto dei vantaggi che possono presentare i sistemi di mediazione e di conciliazione e anche la Raccomandazione concernente “L’assistenza alle vittime e la prevenzione della vittimizzazione” incoraggia le esperienze di mediazione tra il reo e vittima con particolare attenzione agli interessi delle vittime.

TERZO MODULO (1 ora)

Strumenti e metodi della giustizia riparativa

Docente: Avv. Prof.ssa Francesca Di Muzio

In questo modulo si analizzeranno gli strumenti principali della giustizia riparativa che possono essere considerati, secondo uno schema gradualistico (dagli strumenti con componenti riparative, agli strumenti pienamente riparativi, a quelli riconciliativi e mediatori).

QUARTO MODULO (1 ora)

Utilità dei percorsi di giustizia riparativa per l'autore di reato e spazi all'interno del processo penale

Docente: Avv. Marianna Del Ponte

In questo modulo si parlerà di come è stata più volte evidenziata la necessità di una riforma del diritto penale sostanziale, volta sia a mantenere intatti quei principi costituzionalmente garantiti, sia a tutelare l’imputato nel suo iter processuale. L’obiettivo principale, infatti, è l’efficienza del sistema giurisdizionale che può essere garantita solo puntando sulla creazione di incentivi che, in modo adeguato e coerente con gli obiettivi preposti, consentano di ottimizzare il rapporto tra mezzi e risultati. Il legislatore, soprattutto in questi ultimi anni, nel perseguire l’obiettivo di efficienza del sistema, non si è limitato a differenziare le forme del processo: oltre a puntare sull’abbreviazione del rito mediante meccanismi c.d. i riti speciali, ha puntato, sia pur timidamente, verso la “deprocessualizzazione”, e su istituti in cui è dato all’imputato il potere di deviare il corso del processo verso un epilogo anomalo, rispetto agli schemi consueti in materia penale, prima della pronuncia sull’imputazione.

QUINTO MODULO (1 ora)

Effetti della giustizia riparativa per le vittime di reato

Docente: Avv. Maria Chiara Gentile

Il modulo analizzerà come la giustizia riparativa permette di prestare una maggiore attenzione alla vittima del reato, tradizionalmente tenuta al margine dei sistemi processuali di tipo accusatorio, incentrati esclusivamente sul reo. La giustizia riparativa si focalizza sugli effetti dannosi del comportamento illecito e coinvolge attivamente vittima e reo in un processo di riparazione e la riparazione non si identifica col mero risarcimento del danno cagionato dal reato.

SESTO MODULO (2 ore)

La legge organica sulla giustizia riparativa nella Riforma Cartabia

Docente: Avv. Prof.ssa Francesca Di Muzio

Il modulo sarà diviso in due parti e affronterà l’idea di una giustizia della riparazione, nella sua contrapposizione alla tradizionale giustizia punitiva, ha un che di indubitabilmente rivoluzionario, in quanto modello di giustizia fondato essenzialmente sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro. La giustizia della riparazione introduce nel sistema una dialettica "tripolare": non c’è più solo lo Stato che punisce e l’autore del reato che subisce la pena, c’è anche la vittima che è sparita dal processo a causa della tradizione del garantismo, ispirato allo scopo di impedire la vendetta privata e che vede la vittima sostituita dallo Stato ma neutralizzata nel processo, spettatrice e spesso vittima due volte. Il paradigma riparativo permette alla vittima e all’autore del reato di partecipare attivamente, se entrambi vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni risultanti dal reato con l’aiuto di un terzo imparziale

Il corso comprenderà un manuale (ebook) di 130 pagine sulla Giustizia riparativa scritto dalle docenti: Avv. Prof.ssa Francesca Di Muzio e Avv. Marianna Del Ponte.

Ci saranno anche le dispense dell’Avv. Maria Chiara Gentile.

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