bg

CORSO: IL NUOVO DECRETO LAVORO 2023

Webinar di 7 ore in modalità e-learning
CORSO ACCREDITATO AL CNF - 3 CFP

La fruizione del webinar avviene esclusivamente ONLINE in modalità POD (Play-On-Demand)

Docente: Avv. Paolo Patrizio

Il “Decreto Lavoro 2023” (D.L. n. 48/2023), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023, convertito in legge 3 luglio 2023, n. 85" ha introdotto numerose misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro. Il provvedimento, infatti, prevede interventi sulla normativa relativa ai contratti di lavoro a termine, sul taglio del cuneo fiscale, sulle misure di sostegno al reddito e sugli incentivi per l'assunzione di giovani. Altre modifiche, sono rivolte al rafforzamento dell'attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e alla semplificazione degli obblighi informativi in merito al rapporto di lavoro

Di seguito, si fornisce una sintesi degli argomenti trattati:

MODULO 1 - “Il nuovo Assegno sociale”

L'assegno sociale rappresenta un importante trattamento erogato dall'INPS a coloro che non hanno una posizione contributiva autonoma, ad esempio i “caregiver familiari e le casalinghe/i”. Questo beneficio costituisce l'evoluzione dell'ex pensione sociale, una forma di sostegno previdenziale istituita originariamente con la legge 153/1969 e successivamente sostituita da una nuova prestazione nel 1996. Si tratta, dunque, di una prestazione economica a domanda, erogata a coloro che vivono in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie di sopravvivenza.

MODULO 2 - “Piattaforma unica e offerte di lavoro”

Il sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (Siisl) è il portale introdotto dal decreto lavoro e servirà a far confluire su un'unica piattaforma domanda e offerta di lavoro nazionale. Metterà in comunicazione i vari protagonisti del mercato, tutto questo è fondamentale perchè al momento, quasi un'assunzione su due è infatti interessata dal mancato incontro tra le esigenze di aziende e datori di lavoro e quelle delle persone alla ricerca di un impiego. L'obiettivo principale del Siisl è dunque quello di mettere a disposizione di regioni, comuni, agenzie per il lavoro e ministeri competenti un luogo virtuale in cui incontrarsi per incrociare le loro diverse banche dati relative ai soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro. La piattaforma avrà però in una prima fase un'altra importante funzione, cioè quella di facilitare l'attuazione delle norme sulle misure ideate per sostituire il reddito di cittadinanza.

MODULO 3 - “Rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro”

Il decreto lavoro ha introdotto, tra le diverse semplificazioni ed incentivi, misure per il rafforzamento della vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il provvedimento mira a rafforzare le regole di tutela già presenti nel Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro. Prevede, in via generale, sostegni economici in sostituzione del reddito di cittadinanza, supporto per la formazione ed il lavoro, e modifiche di alcune discipline sui contratti di assunzione. La valutazione dei rischi e gli interventi atti a prevenire incidenti sul luogo di lavoro sono di fondamentale importanza nel documento. Il punto 3 del DL 48/2023 si riferisce, in particolare, al rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro. Il decreto legge, infatti, va a modificare il D. Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, consolidando l'attività ispettiva. L'art. 14 del DL 48/2023 introduce: l'obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente, se richiesto dalla valutazione rischi; il monitoraggio delle attività formative e del rispetto della normativa di riferimento l'obbligo di formazione specifica in capo al datore di lavoro, nel caso di utilizzo di attrezzature di lavoro che richiedono conoscenze e responsabilità particolari. Al fine di rafforzare la programmazione dell'attività ispettiva, il Governo ha previsto, all'art. 15, che gli enti pubblici e privati condividano, in forma gratuita, con l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, le informazioni e gli elementi utili di cui dispongono. In tal modo si vanno ad evidenziare i dati in materia di sicurezza, salute sul lavoro, lavoro irregolare e, quindi, evasione ed omissione contributiva. È individuato, inoltre, un contingente di personale ispettivo qualificato da impiegare sul territorio della Regione Sicilia, nonché delle Province autonome di Trento e di Bolzano. È stato istituito un Fondo a sostegno dei familiari degli studenti deceduti a seguito di infortuni occorsi durante le attività formative nel periodo successivo al 1 gennaio 2018. Prevista dal Decreto Lavoro all'art. 18, l'estensione della tutela assicurativa per studenti e docenti.

MODULO 4 - “Ulteriori interventi per riqualificazioni professionale e Assegno Unico”

ll provvedimento contiene numerose azioni concrete rivolte a famiglie, lavoratori e imprese, con l'obiettivo di favorire e incentivare l'inclusione nel tessuto produttivo e l'accesso al mondo del lavoro. Fra queste, l'Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro. L'Assegno di inclusione Viene istituito dal primo gennaio 2024, come misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce deboli di popolazione, tramite l'attivazione di percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politiche attive del lavoro. Il contributo economico spetta a tutti i nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari. L'importo dell'assegno integra il reddito familiare fino alla soglia di 6 mila euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e il beneficio è erogato per massimo 18 mesi, rinnovabili, per periodi ulteriori di 12 mesi previa sospensione di un mese. L'Assegno di inclusione deve essere richiesto telematicamente all'INPS o presso i CAF che sottoscriveranno apposita convenzione con l'INPS o presso i Patronati.

MODULO 5 - “Contratti a termine, sostegno all'occupazione giovanile e piani di ristrutturazione”

Il provvedimento modifica la disciplina delle ragioni che giustificano il ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato, rafforzando il ruolo della contrattazione collettiva. In particolare, fermo restando la possibilità di stipulare contratti causali di durata non superiore a 12 mesi, l'individuazione delle condizioni legittimanti l'apposizione al contratto di un termine superiore a 12 mesi e non eccedente i 24, la proroga oltre i 12 mesi o il rinnovo di un contratto (indipendentemente dalla durata) è, ora, rimessa: stabilmente, ai casi previsti nei contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali) stipulati dalle associazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale; solo in assenza di dette previsioni, ai contratti collettivi applicati in azienda e fino al 30 aprile 2024, alle parti individuali per soddisfare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva. È, comunque, sempre possibile sottoscrivere contratti a tempo determinato per sostituire altri lavoratori. Fino a fine anno, i gruppi di imprese con più di 1000 unità che abbiano stipulato, entro il 31 dicembre 2022, contratti di espansione (i.e. accordi collettivi aziendali diretti all'accompagnamento alla pensione dei lavoratori più anziani e all'assunzione di nuove professionalità) ad oggi non ancora conclusi, possono completarne l'attuazione, rimodulando le cessazioni dei rapporti di lavoro interessati entro un arco temporale di 12 mesi successivi all'originario termine del contratto, previa sottoscrizione di un accordo integrativo in sede ministeriale. Sono semplificate le modalità di adempimento dell'obbligo datoriale, così come modificato di recente dal Decreto Trasparenza, di fornire al lavoratore, per iscritto e nel dettaglio, una serie di indicazioni relative al rapporto di lavoro al momento dell'assunzione o in corso di esecuzione dello stesso. D'ora in poi, le informazioni relative al periodo di prova, alla formazione, alle ferie e ai congedi retribuiti, al preavviso, al trattamento economico, all'orario di lavoro e alle condizioni della sua eventuale variabilità (in presenza di prestazioni caratterizzate da modalità organizzative imprevedibili) nonché agli enti previdenziali e assicurativi, possono essere fornite al dipendente mediante la sola indicazione del relativo riferimento normativo o della contrattazione collettiva (anche aziendale). È previsto, inoltre, che i datori consegnino o mettano a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul sito web, i contratti collettivi e i regolamenti aziendali (se esistenti) applicati al rapporto. Sempre nell'ottica di alleggerire gli adempimenti per le imprese, viene circoscritto l'ambito di applicazione degli ulteriori obblighi informativi previsti in caso di utilizzo, da parte del datore, di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati.

MODULO 6 - “Misure per i trasporti e voucher nel settore turistico”

Con il Decreto Lavoro cambiano alcuni aspetti legati al lavoro occasionale, in particolare con l'utilizzo dei voucher. Il Decreto Lavoro stabilisce per le imprese nel settore turistico, fieristico e termale, la possibilità di ricorrere ai voucher lavoro fino a 15.000 euro, e con un numero massimo di 25 dipendenti assunti. Le modifiche riguardano esclusivamente specifici settori, mentre per gli altri ambiti rimangono attive le regole ordinarie per l'uso dei voucher. Il governo è intervenuto con diverse misure rivolte al lavoro e alle imprese, e in particolare con il Decreto Lavoro vengono presi provvedimenti specifici per imprese, lavoratori e pensionati. Il decreto garantisce un più ampio margine di manovra per le imprese, in particolare con la possibilità di estendere i contratti a termine secondo nuove causali. Inoltre, vengono revisionate le regole sul lavoro occasionale, per ciò che riguarda i voucher. Questi buoni lavoro sono stati nel tempo utilizzati, poi sospesi, e poi nuovamente introdotti con la Legge di Bilancio 2023. Tuttavia il governo Meloni introduce alcune novità sull'utilizzo di questi voucher in particolare per il settore del turismo. Arrivano nuove regole per le imprese che utilizzano questi buoni lavoro e operano nel turismo, nel settore fieristico e termale. Inoltre le aziende possono utilizzare questo strumento di pagamento anche se hanno fino a 10 lavoratori assunti a tempo indeterminato: anche questa soglia è stata aumentata, dai precedenti 5 lavoratori assunti. Così come sono stati introdotti con la Legge di Bilancio, i voucher non possono essere utilizzati in agricoltura, per cui sono previste specifiche regole per il lavoro occasionale. Per il turismo i voucher ottengono una nuova estensione, ovvero la soglia di 10.000 euro massimi viene ulteriormente innalzata a 15.000 euro. L'obiettivo del governo è quello di sostenere le imprese che operano in questo settore e in ambiti affini, garantendo uno strumento aggiuntivo per la gestione del lavoro dei collaboratori. In particolare, questo settore è caratterizzato dalla presenza di lavoratori stagionali, collaborazioni a breve periodo e mansioni da svolgere una tantum.

MODULO 7 - “Revisione del cuneo fiscale e welfare aziendale”

Sulla falsa riga di quanto previsto nel 2022 per la generalità dei lavoratori, il Decreto Lavoro riconosce ai soli lavoratori dipendenti con figli a carico l'innalzamento del limite di esenzione fiscale da 258,23 a 3.000 euro per il solo anno 2023. Tra i beni e sevizi ceduti che non concorrono alla formazione del reddito rientrano anche le utenze domestiche relative ad acqua, luce e gas concorrono al raggiungimento della predetta soglia. Per il riconoscimento dei nuovi importi il dipendente dichiara al datore di lavoro il codice fiscale dei propri figli. Per l'innalzamento della soglia sono stati stanziati 142,2 milioni per il 2023 e 12,4 milioni per il 2024. Al taglio del cuneo fiscale è destinato l'extra deficit di oltre 3 miliardi di euro approvato a fine aprile con lo scostamento del DEF. La riduzione dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti opera per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 (esclusa la tredicesima mensilità) e va ad aggiungersi alla precedente riduzione, pertanto, il taglio è elevato da 2 a 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro e da 3 a 7 punti per i redditi che non superano i 25 mila euro. Una retribuzione mensile di 1.000 euro, per esempio, fruirà di una riduzione di 7 punti pari ad una cifra di poco inferiore ai 70 euro. Il vantaggio netto in busta paga sarà infatti in parte ridimensionato dall'aumento dell'imponibile fiscale proporzionale alla minor trattenuta previdenziale. Gli oneri di spesa per la riduzione del cuneo ammontano a 4.064 milioni di euro per il 2023 e in 992 milioni di euro per il 2024.

CV Avv. Paolo Patrizio

Specialista in Diritto del lavoro e della previdenza sociale, attualmente ricopre la carica di Segretario Generale del Consiglio Internazionale di Cooperazione Italo Arabo, nonché Giudice Arbitro presso la Camera Arbitrale Internazionale, Capo di Gabinetto di Meritocrazia Italia e Rappresentante di interessi presso la Camera Dei Deputati.

Professore presso l'Università Internazionale della Pace delle Nazioni Unite – sede di Roma (UPEACE UN) e membro del comitato scientifico di coordinamento della Fondazione Bocconi Business School, l'avv. Patrizio è anche Direttore Scientifico e Saggista della rivista specialistica IL GIUSLAVORISTA.IT per GIUFFRE' Francis Lefevbre e Professional Partner, Autore, Saggista e Formatore per il Sole 24 Ore.

Docente di Diritto Tributario e Diritto del Lavoro presso la Scuola Forense di Chieti, è componente del Comitato Scientifico de “Il Foro Vibonese”, dopo esser stato, per il biennio 2019/2020, componente di Giunta Nazionale dell'A.I.G.A. (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ed, in precedenza, Presidente della sezione teatina di AIGA per il quadriennio 2014 – 2018 e Presidente della L.&F.A. (Legal and Fiscal Association) dal 2009 al 2013.

Inserito nel marzo 2022 da Forbes tra i 100 “Best Professionals” e dal Sole 24 Ore tra gli “Studi Legali 2022”, è stato premiato nel 2021 da Le Fonti Legal Awards come Avvocato dell'anno e boutique d'eccellenza in Fintech e nel 2020 come Avvocato emergente dell'anno e boutique d'eccellenza in diritto del lavoro.

Founder dello Studio Legale Patrizio, l'avv. Paolo Patrizio è fiduciario di alcuni tra i principali Gruppi di Impresa ed Holding Nazionali ed Internazionali nel settore edile, petrolifero, della difesa, della moda, dell'hotellerie, della gestione dei rifiuti e delle nuove tecnologie, nonché del personale delle Forze Armate e dei Ministeri di Giustizia, Istruzione e Salute.

Contattaci

Per qualsiasi tipo di informazione non esitare a contattarci.

Via Giacomo Matteotti, 16
20057 - Assago (MI)

Tel: +39 328.2737060

info@mgaformazione.it

Seguici su

Invio in corso...